Una politica di mezzi pubblici gratuiti: il caso della Francia

foto F. Bottini

Rendere gratuito il trasporto pubblico non è soltanto una brillante idea, ma una vitale necessità per cambiare le città che abitiamo. In Francia, questa scelta si è affermata come metodo importante per ridurre la disparità sociale oltre che arginare emissioni di gas serra e inquinamento. Sempre più amministrazioni cittadine lo considerano per politiche climatiche e sociali. E negli ultimi anni tante città o cittadine hanno adottato forme di trasporto pubblico gratuite o semi-gratuite, innescando la discussione sui vantaggi sia immediati che di più lungo periodo. Questo articolo si inserisce nel dibattito dell’evento internazionale Winning Free Public Transport organizzato da Fare Free London.

Su misura

Il trasporto pubblico gratuito è molto più di un modo per diminuire gli oneri per gli utenti: rappresenta un passo decisivo nella riduzione della dipendenza dall’auto, promozione di stili di vita sani, contenimento delle emissioni di gas serra. I trasporti in Francia pesano per il 34% sulle emissioni di anidride carbonica, e i costi per la mobilità sono il 13,5% dei bilanci familiari. Eliminare le tariffe risponde ad entrambi gli aspetti ambientale ed economico. Di seguito più in dettaglio come opera in pratica questo tipo di politiche, tracciando il percorso verso una società più equa e sostenibile. In Francia il trasporto pubblico gratuito assume varie modalità nelle diverse aree urbane come ci riferisce l’Observatoire des villes du transport gratuit.

Articolazioni

Le diversità riguardano anche i flussi di finanziamento di questa modalità di trasporto pubblico.

  1. Totalmente Gratuito – gli utenti di tutta le rete viaggiano senza bisogno di pagare pur con differenze tra città e città. A Douai o Dunkerque, accede chiunque compresi turisti e visitatori non residenti. Invece Montpellier riserva la gratuità ai soli residenti della città e area metropolitana (500.000 abitanti) mentre pagano gli altri.
  2. Gratuito per fasce di età – Alcuni centro cancellano la tariffa solo per i più giovani, bambini e adolescenti. Parigi, Lille, Strasburgo, per i minori di 18 o 25 anni, favorendo sia le famiglie che gli studenti o giovani lavoratori e utenti dei servizi per il tempo libero.
  3. Offerta dei Fine Settimana – A Nantes, Rouen, o Clermont-Ferrand, la gratuità è applicata nei week-end. Si riducono inquinamento e ingorghi da funzioni commerciali e di tempo libero.

La varietà dei modelli conferma che si tratta di una scelta adattabile a vari casi locali fermi restando i medesimi obiettivi ambientali e sociali.

Tariffe cancellate

Al settembre 2024, erano 45 le città francesi ad aver adottato integralmente il trasporto pubblico gratuito. Spicca Montpellier con la sua popolazione servita di mezzo milione di abitanti. Ma anche Douai (223.000 ab.) o Dunkerque (193.000 ab.) confermano che si può rivoluzionare la mobilità urbana. Il sistema degli autobus gratuiti di Dunkerque introdotto 2018, spicca come pienamente riuscito. In un solo anno le utenze sono cresciute del 77%, non solo riducendo traffico e ingorghi ma anche migliorando la qualità dell’aria e imponendosi come modello da imitare. Associazioni e gruppi per il trasporto gratuito sono riusciti ad imporre questa linea politica in Francia, spingendo molti candidati alle amministrazioni locali a inserirla nei propri programmi. Alle ultime elezioni municipali del 2020, sono stati 110 gli esponenti di tutte le posizioni politiche a adottare il principio. Anche i media hanno molto seguito il tema specie a dicembre dello scorso anno quando un centro importante Montpellier ha abolito tutte le tariffe.

Sostegni

I numerosi esempi a scala mondiale – da Tallinn in Estonia, a Kansas City negli USA, a cui si aggiunge l’intero territorio del Lussemburgo — confermano il crescente interesse in questo strumento di trasformazione urbana. La questione centrale resta il modo di finanziare sostenibilmente queste politiche. Sistemi di trasporto pubblico si sostengono su vari flussi di risorse. Quelle commerciali: biglietti e abbonamenti dei passeggeri, che coprono dal 17% al 25% del bilancio totale. Quando si opta per la gratuità si rinuncia a questa entrata. Ma nei centri minori dove la tariffa del biglietto ha un peso minore nella copertura dei costi l’impatto finanziario risulta minimo.

La tassa sulla mobilità o Versement Mobilité: imposta alle attività con oltre 11 dipendenti in Francia è la forma di sostegno principale al trasporto pubblico. Tra il 2014 e il 2022, è arrivata coprire il 52% dei costi di gestione. Nelle città che scelgono il modello gratuito un incremento di questa imposta può coprire l’assenza del biglietto. Finanziamenti pubblici: i trasporti ricevono anche sussidi governativi e altri contributi finanziari come quelli per aree metropolitane e città. Nell’insieme questi sussidi coprono il 30% dei costi di gestione. Sono essenziali per mantenere e espandere il servizio, e ancor di più senza le entrate di biglietti e abbonamenti.

Sostenibilità

Per i centri minori il costo di una offerta di trasporto gratuito è abbastanza modesto. Per esempio, Châteauroux, che ha adottato questa politica sin dal 2001, annualmente spende 375.000 euro. A Dunkerque, città più grande, il costo annuale del trasporto gratuito è 4,5 milioni di euro, vale a dire 23 euro per residente. Tutti costi spesso controbilanciati per esempio dal risparmio per la raccolta stessa delle tariffe oltre che dall’aumento dell’utenza. Man mano cresce la dimensione delle città crescono le difficoltà finanziarie. A Montpellier, il trasporto gratuito si stima in 30–40 milioni di euro l’anno, e nell’Île-de-France (compresa Parigi), si possono raggiungere i 3 miliardi l’anno. In casi del genere a sostenere la spesa sono necessari sia incrementi della tassa sulal mobilità che dei sussidi governativi. Ma i vantaggi della gratuità vanno ben oltre la semplice eliminazione del biglietto: si tratta di un potente strumento di giustizia sociale e sostenibilità ambientale, che affronta molte delle sfide della città moderna.

Una cultura

Per quanto riguarda la promozione di una società più equa il trasporto pubblico aiuta le famiglie a basso reddito a ridurre il carico finanziario della mobilità. In città come Dunkerque, si è rilevato un incremento del potere d’acquisto di queste fasce sociali e degli abitanti, con la vita quotidiana resa più economica. Se chiunque indipendentemente dal reddito può accedere liberamente alla mobilità pubblica crescono inclusione sociale ed equità di accesso alle varie occasioni di lavoro. Nella riduzione della dipendenza da auto si contribuisce significativamente a ridurre anche gli inquinamenti e il traffico. A Dunkerque, quasi il 48% dei nuovi utenti di autobus si spostava prima in automobile, e dunque si è ridotto drasticamente il numero di veicoli sulle strade. Il che vuol dire aria meno inquinata, vie più tranquille, emissioni molto ridotte.

Riguardo a salute e sicurezza il trasporto gratuito promuove più spostamenti a piedi e in bicicletta, combinati con quelli in bus o altri mezzi pubblici. Il mezzo pubblico è più sicuro che non condurre un veicolo privato, meno incidenti e feriti. Le città migliorano anche da questo punto di vista. Si rivitalizzano le economie locali rendendo più accessibili i centri grazie alla gratuità. Più persone ci andranno a fare spese, frequentare locali, eventi culturali. A Dunkerque, all’introduzione del trasporto gratuito ha corrisposto una complessiva rivitalizzazione della downtown.

Obiettivi generali

Ai vantaggi si devono comunque aggiungere le innegabili difficoltà del trasporto gratuito. Quella più ovvia è il carico finanziario risultante dal taglio delle entrate da biglietti. Un problema che riguarda in modo particolare i centri maggiori con elevati costi di gestione della rete. Inoltre spesso il solo trasporto gratuito può non essere sufficiente a ridurre così tanto l’uso dell’auto. Gli si deve accostare una serie di altre azioni, dalla riduzione degli spazi a parcheggio, a drastici limiti di velocità, al miglioramento dei percorsi ciclabili. Senza queste misure complementari si può non arrivare alla riduzione della dipendenza dall’auto. Altro problema è gestire l’aumento di utenti derivante dalla gratuità. Nei centri minori dove gli autobus sono di solito sottoutilizzati non si tratta di un problema, ma nelle città grandi i mezzi pubblici sono già affollati, e occorrono nuovi investimenti in veicoli e strutture per accogliere i nuovi passeggeri.

Prospettive

Il trasporto pubblico gratuito è un modo di avvicinarsi molto avanzato a parecchie delle questioni poste dalla città moderna. Non significa solo banalmente eliminare il biglietto ma costruire da questa mossa una strategia verso una società più equa, sostenibile, resiliente. Con la mobilità pubblica disponibile per tutti si riduce la dipendenza dall’auto, si tagliano le emissioni, si migliora l’accessibilità collettiva. Esistono difficoltà di finanziamento e miglioramento del servizio, ma in casi come Dunkerque, Montpellier, o Châteauroux, si è dimostrato quanti benefici porta una fattibile misura del genere. Mentre sempre più amministrazioni sperimentano il metodo, la Francia tutta può considerarsi all’avanguardia in questa vera e propria pietra angolare per la costruzione dii un futuro urbano di trasporti equi ed ecologici. Un passo in avanti verso obiettivi climatici, di salute, benessere e inclusione: non solo un’ottima idea ma una necessità assoluta per il futuro.

(l’Autore, Jérôme Serodio è esponente di La France Insoumise, partito politico della sinistra francese, di cui è rappresentante nel Collettivo del Trasporto Pubblico Gratuito di Grenoble, che sostiene soluzioni di mobilità sostenibile per tutti. Jérôme è anche portavoce della Union pour la Gratuité et le Développement des Transports Publics. È ingegnere programmatore di area gestione energetica e automazione, e unisce attività tecnica professionale a impegno per la giustizia sociale e ambientale)

da: The Ecologist, 25 novembre 2024; Titolo originale: Free public transport lifts France – Traduzione di Fabrizio Bottini

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