Il paradigma dello sprawl padano spiegato alla Zia Pina

In questi giorni, contemporaneamente e forse per caso, ritornano fuori sia la questione dell’ennesima autostrada «inutile» che quella del consumo di suolo inarrestabile. Oltre a osservare che i protagonisti sono gli stessi, vorrei provare a rilanciare la strettissima connessione fra le due cose, riproponendo una vecchia paradigmatica storiella. Come insegnava Conrad, e poi sul medesimo…

Analisi per la formazione del Piano Regionale di New York (1923)

Introduzione La prima cosa indispensabile, per iniziare a sviluppare un Piano Regionale per New York e il suo territorio, è quella di visualizzare il problema, determinare l’area di intervento, studiarne la topografia, conoscere le circoscrizioni amministrative comprese e i loro rapporti reciproci, acquisire informazioni sui vari processi in corso o in progetto, non solo da…

Il buio oltre la siepe della densificazione suburbana

C’è un’idea di libertà piuttosto schematica e apparentemente indiscutibile, che si riassume con: sono libero, salvo riconoscere che la cosa si ferma davanti alla libertà altrui. In termini curiosamente immobiliari, il medesimo concetto viene riassunto nell’adagio popolare «Good fences make good neighbors», che pur riferendosi a un’idea più ampia usa proprio quella metafora fisica del…

In quanto urbanista, io cosa diavolo sarei?

Certo semplicionismo da social network dei nostri giorni, anche qui avrebbe pochi dubbi, anzi nessuno: la città la fanno gli architetti, magari sulla base di una piattaforma tecnologica costruita da ingegneri e simili, e poi certo con l’aggiunta di elementi importanti che richiedono le competenze delle scienze naturali, o delle discipline dell’organizzazione, o magari quelle…

Scenari dell’innovazione tecnologica sul territorio

Il difetto peggiore degli specialismi è quello di non sapere o volere distinguere i propri confini da quelli dell’universo. Un difetto che è poi facilissimo scambiare per qualità assoluta, proprio restando dentro quei confini autoimposti dove «tutto si tiene» più o meno per forza e per definizione. Pensiamo al pendolarismo suburbano: è una conoscenza specialistica…

Urbanistica di destra, urbanistica di sinistra

Parecchi anni fa, scorrendo il quotidiano ufficiale della Lega Nord alla ricerca di immagini che descrivessero «La città ideale della Padania», non potevo fare a meno di chiedermi se fosse davvero possibile in qualche modo separare con un taglio netto una idea di urbanistica «di sinistra», dal suo ovvio contrappunto, che possiamo chiamare di destra,…

Consumisti coatti di territorio

I bisogni istintivi sono una cosa, e il modo in cui proviamo a soddisfarli un’altra, per non parlare poi del modo in cui alla fine li soddisfiamo davvero, in genere assai parzialmente e aprendo nuovi problemi e bisogni. Cioè rendendoci conto pur in modo confuso di quanto abbiamo sbagliato il tentativo originario. Ma se per…

Dismissione economica suburbana

Tutti sappiamo più o meno cosa sia un processo di obsolescenza programmata, quella cosa che tutti negano, che formalmente sarebbe pure illegale, ma che si pratica a man bassa e anzi pare la cifra portante del nostro sistema consumistico. Al punto che non c’è neppure bisogno di inventarsi le tremende diavolerie «fisiche» pure a volte…

Religione Sikh e «condivisione di valori»: lo sprawl

A chi capitasse di entrare a Pessina Cremonese, nella grande pianura una decina di chilometri a est del capoluogo, non può certo sfuggire il vistoso cartello che recita Comune libero da pregiudizi razziali, premio per la Pace 2010. E per fortuna, si potrebbe anche dire, visto che cose del genere anche nell’Italia del terzo millennio dovrebbero…

Sprawl (1958)

Nei prossimi tre o quattro anni gli americani avranno la possibilità di decidere se questo paese possa essere un posto decoroso per abitare, e per generazioni a venire. Già enormi distese di campagna un tempo verde sono state trasformate in deserti inquinati dallo smog, né città, né campagna, né suburbio, e ogni giorno – a…