Il cane, l’agricoltura, le chiappe urbane

Ormai anche nel nostro paese (e non solo sulle riviste con particolari interessi ambientali) si moltiplicano quegli articoli della stampa dedicati alle curiosità vegetali e animali metropolitane: comportamenti inusitati, presenze piuttosto surreali, vere e proprie mutazioni in fondo degne di un racconto di fantascienza. Anche al netto di parecchio folklore, è innegabile che cose come…

La città, il cemento, la cementificazione

«Se la questione davvero ci preoccupa, forse dovremmo sapere quel che accade alle superfici agricole, prima di iniziare a elaborare piani basati più su una vaga percezione che sulla realtà». Parrebbe banale, questa brevissima citazione da uno studio internazionale sui consumi di suolo in aree metropolitane e le politiche per il contenimento degli impatti ambientali,…

La bufala ideologica della «shrinking city»

La popolazione mondiale cresce, e contemporaneamente cresce anche (molto più rapidamente) la quota di questa popolazione che risiede nelle città, città sempre più grandi anche se certamente molto diverse dal genere di conurbazioni continue e compatte che gli studiosi temevano nella fase matura dello sviluppo industriale, a cavallo fra XIX e XX secolo. Nonostante il…

La bestia (molto) ottusa che c’è in noi

Il degrado ambientale forse ha già prodotto anche un degrado dell’ambientalismo, ridotto a vago istinto animale che si compiace della propria idiozia rotolandosi da qualche parte, beatamente ignaro di quanto gli accade attorno. Le pecore per esempio: gran parte della gente non ha mai fatto il pastore, ovvio, né si è mai sognata di capire…

Politiche integrate contro il consumo di suolo

Ovunque nel mondo, con ovvie variabili locali legate alla situazione di mercato e all’evoluzione socioeconomica, si sta affermando una sorta di fase due dell’urbanizzazione, che punta al riuso o generale ripensamento delle superfici metropolitane esistenti, anziché ad alimentare lo sprawl. Perché un po’ tutti, chi più chi meno e con un sacco di contraddizioni anche…

M.I.T. Massachusetts: In Tavola!

Quando ormai diversi anni fa i due giornalisti canadesi autori di Plenty sperimentavano e raccontavano il loro anno di vita rigorosamente impostata alla «dieta delle cento miglia», giocoforza (motivi ovvi di mercato editoriale) dovevano dare alla narrazione una prospettiva molto familiare e soggettiva. Leggendo l’appassionante libro, si viaggiava dai terrapieni polverosi estivi della periferia urbana,…

Prevenire l’anticittà regressiva è meglio che curarla

Molte fra le più feroci polemiche sul futuro dell’innovazione urbana, o meglio sull’opportunità di innovare e riorganizzare politiche urbane, dipendono dal vero e proprio terrore di chi si sente scavalcato, ed è convinto si tratti di un complotto di forze oscure per impossessarsi della metropoli eliminando il suo ruolo di cane da guardia del progresso…

Compagno cittadino, sorella pantegana

Si moltiplicano nelle metropoli occidentali gli scontri, cruenti e non, tra le varie faune urbane, e ovviamente si pone il problema per il predatore principale, ovvero il bipede homo sapiens: sino a che punto possiamo convivere con il liberismo naturalistico praticato dal alcuni sinora? Per esempio c’è pericoloso predatore, portatore di micidiali malattie oltre che…

Il concetto di bacino alimentare locale

Dovrebbe essere piuttosto chiaro e evidente a tutti, quanto la definizione dei confini amministrativi origini anche in gran parte da questioni alimentari e produttive agricole. In positivo, diciamo così, perché c’è una massa critica di territorio tale da garantire prima il sostentamento e poi il decollo di qualche genere di sviluppo locale. E per contro…

La «scienza urbana» non indossa il camice

C’è una classica frase idiomatica anglosassone che dice «see the forest for the trees», ovvero che sommersi da una valanga di particolari (gli alberi) ci si può orientare ricostruendo un quadro generale (il bosco). E che per contro esiste invece tanta gente bravissima a riconoscere alberi cespugli, bacche e rametti spezzati, ma ostinatamente incapace, o…