Non di solo basilico, vive l’uomo

Un mio conoscente di epoca giovanile aveva una spiccata passione per le donne vestite vistose. Niente di che: la moda, specie quella popolare, vive di queste cose, abbigliamento che attira l’attenzione, messaggi sessuali di vario genere, identità vere o presunte cacciate dentro un accostamento, un accessorio, un tipo di stoffa o un giochetto sulle taglie…

Verde urbano in che senso?

Non passa giorno senza che qualche dozzina di giornali, istituti di ricerca di vari orientamenti e specializzazione, profeti di catastrofi o luminosi futuri, ci ricordino la centralità della natura nella nostra esistenza e qualità della vita, riassumendola spesso con la parolina magica «verde». Peccato che poi alla parola, evocatrice automatica di tutto ciò che ci…

Il bio d’élite non fa massa critica urbana

Quando ci si attacca troppo a qualche scenario ideale, senza considerare a sufficienza la realtà che ci strattona di continuo, si possono avere due motivazioni: la prima perfettamente legittima e coerente, la seconda dettata da pura ottusità. Si può ignorare il contesto, o almeno tenerlo fuori dal proprio campo di riflessione e azione, a titolo…

Problemi sociali e culturali del verde attrezzato: la formazione di una coscienza pubblica (1966)

La difesa e la tutela del verde esigono una coscienza pubblica del problema: gli stessi adempimenti istituzionali e legislativi, e le risultanze di un’azione amministrativa se ne gioverebbero grandemente. L’inizio di un processo di sviluppo economico, con tutte le sue conseguenze di natura sociale, consente, alla nostra società, un esame più sereno, e, ciò che…

La Carota Verticale

Prendiamola un pochino alla lontana, come sempre conviene fare negli approcci «comprensivi»: cosa vi fa venire in mente di primo acchito il contenimento del cosiddetto consumo di suolo? Procediamo per gradi, escludendo l’evocazione più stravagante e sbagliata (perché questo è, senza storie), anche se questo darà fastidio a molti, facendogli forse abbandonare la lettura risentiti:…

C’è verde e verde, parco e parco

Capita spesso di essere piuttosto perplessi davanti al grande consenso che suscitano certi progetti a dir poco stravaganti molto di moda di questi tempi. Progetti che in pratica sottraggono spazio pubblico reale o potenziale, cancellano ambienti aperti, caricano di funzioni magari di qualche impatto le strade e in generale la città, ma la cosa sembra…

Arretratezza spaziale suburbana

Cosa significa la parola «urbanizzato»? E che senso ha, per converso, l’idea di «spazio aperto» più o meno naturale, che a questa urbanizzazione si pone come alternativa, vuoi complementare vuoi dialettica? Partiamo dalla risposta più semplice possibile, quella che in fondo sta alla radice della parola urbs (e un po’ la distingue dalla analoga polis):…

La questione vitale dello sprawl

Ci sono cose così ovvie da non essere assolutamente prese in considerazione, cioè comportarsi come se non esistessero. La superficie terrestre, per esempio, quella che qualcuno chiama «porco mondo che ho sotto i piedi», e se sotto i piedi non l’avesse naturalmente precipiterebbe nel vuoto, sia in senso letterale che in senso lato. Ma oltre…

Quant’è buono il mattone con le pere

La città è piuttosto notoriamente (salvo nei sognanti schizzi di qualche progettista sadico a sua colpevole insaputa) qualcosa di vivo, che va molto oltre una pur ordinata e carina montagna di sassi con travolgenti effetti panoramici e prospettici. Ma ad una ampia quanto inequivocabile condizione: che qualcuno ci possa abitare, e farlo da vivo e…

Professore: il cancro non si cura col cemento

Pace all’anima del professor Umberto Veronesi, che ci credesse o meno all’esistenza dell’anima, e profondo rispetto sia per lui personalmente che per il lavoro fatto sul versante scientifico e medico. Sono comunque certo che da laico lo stesso Veronesi, ovunque si trova adesso, apprezzerebbe la critica che segue, all’allargarsi troppo dell’ego, anche se riguarda il…