Diciamocelo: è la bicicletta che ucciderà il pianeta!

Pare certamente positivo che, in fondo seguendo virtuosamente e per l’ennesima volta l’intuizione di Jane Jacobs e non solo, l’interesse a proposito delle città si sia spostato abbastanza chiaramente da un approccio monolitico sulle immobili pietre (in senso lato, ovvero tutto ciò che interessa quasi solo architetti e ingegneri), giusto con qualche propaggine economica-sociale, a…

L’albero, la città, e il portafoglio

Oggi si pone spessissimo l’accento su ciò che è o sarebbe «naturale», e quindi implicitamente chissà perché superiore, scordandosi del tutto di quanto la specificità umana stia pressoché completamente dentro al fatto di riuscire a sganciarsi in qualche modo dai vincoli naturali, dell’istinto, di una specie di ineluttabile fato ad essere sballottati di qui e…

Psicologia della natura nel millennio dell’artificio

Ogni tanto, anzi meglio spessissimo, spunta qualche ricerca scientifica a ricordarci che non siamo dei pezzi di ricambio meccanici, ma esseri viventi, parte della natura, e che dentro la natura tendiamo a star molto meglio che inseriti in un ingranaggio. Il problema è che quasi sempre questa scoperta dell’acqua calda si accoppia puntualmente a un…

La città cresce e la gente mormora

Chi contesta l’idea di una teorica crescita infinita lo fa, spesso del tutto ragionevolmente, sulla base di un assunto diciamo così filosofico, che trae spunto da un altro uguale e speculare assunto osservandone l’assurdità: non sta né in cielo né in terra che in una situazione di risorse finite non rinnovabili, lo sfruttamento (annullamento di…

Wilmaaa: dammi lo Sprawl!!

Gli avversari meritano sempre rispetto, se ci si rispetta da soli, specie se sono intelligenti e aiutano a mettere in discussione le proprie convinzioni, o filosofie di vita che dir si voglia. E Robert Bruegmann si era immediatamente rivelato assai intelligente, circa una decina d’anni fa con suo Sprawl: A Compact History (University of Chicago…

L’enigma dell’agricoltura urbana

L’idea di «riportare la natura in città», di mescolare in qualche modo foglie e pietre, non passa mai di moda, e così anche molte delle discussioni sull’agricoltura urbana finiscono per restarne fortemente influenzate, ovvero per mescolare immaginario, obiettivi sociali, vaghe fantasie di per sé innocue ma molto meno se si scambiano per realtà, con più…

Nota di assestamento sulla demotorizzazione

È certamente vero che, enfasi a parte, né in Italia né altrove si stiano massicciamente riscoprendo tradizioni ciclistiche. La grossa novità sta invece nell’avanzare molto sottotraccia del processo di generale demotorizzazione, ricerca, esperimenti, vaghe e sfumate notizie dai «mercati» (pur piene di incredibili contraddizioni per non allarmare gli investitori). L’allontanamento dal dogma del mondo ruotante…

Perché piantare più alberi?

Non c’è bisogno di essere Qui Quo Qua, per avere la passione degli alberi, sognare di farci sopra la classica casetta dove salire per stare un po’ fuori dal mondo, o semplicemente arrampicarsi, appendere l’amaca, guardare tirando un sospirone di sollievo. Viene così, istintivo, così come viene spontaneo apprezzare ogni iniziativa per moltiplicarli, gli alberi,…

La metropoli post-petrolifera spiegata alle casalinghe

Spesso inseguendo piccoli progetti personali scambiati per il mondo intero, finiamo per farci sfuggire sino a che punto tutto si tiene, e quanto cose a prima vista ineccepibili, o superficialmente sgradevoli, guardate da un’altra angolatura cambino valore. I nostri stili di vita quotidiani ne sono un esempio perfettamente calzante, dato che ne proiettiamo inconsapevolmente (e…