Casa come merce, e localismo antieuropeista

Di questi tempi, fra gli infiniti localismi che spuntano da tutte le parti, quello più vistoso pare essere diventato il localismo britannico, e non ci si riferisce qui alla legge con quel titolo approvata alcuni anni fa nel paese, che provava a recuperare pur in modo assai contraddittorio alcuni poteri decisionali delle amministrazioni cittadine contro…

Quando i treni arrivavano in orario

«Mussolini ha fatto le bonifiche». Così suona la sparata casuale e strumentale dell’ex leghista aspirante fascio-localista-federale Salvini, magari un po’ influenzata dalla recente visita in Sardegna, l’isola di Carbonia, o di Fertilia (il piccolo misconosciuto borgo che dà il nome all’aeroporto di Alghero e che meriterebbe una visita), ovvero di due delle realizzazioni più vistose…

Contro la città (1940)

La città è come una sirena: attira anzitutto le migliori forze della campagna, le avvince con mille promesse e con i forti adescamenti di più elevati salari, di maggiore conforto, di più larghe possibilità finanziarie, di più nobile tono di vita, con maggiori facilitazioni per gli studi, per gli impieghi, per i divertimenti. Tutto è…

La casa in Italia: valore umano e programma politico (1948)

Ammettiamo pure che la casa del nostro tempo non esista, o, per meglio dire, che non sia chiaramente individuabile in un tipo altrettanto definito quanto quelli del passato; dovremo tuttavia riconoscere che esiste oggi, più che mai, la coscienza della casa, il desiderio cioè, universalmente manifestato e validamente sostenuto, di correggere gli errori che impediscono…

A quelli della Bre.Be.Mi. lo spiegate voi?

C’è una cosa che si chiama dismissione, e che conosciamo un po’ tutti. Il processo riguarda tipicamente l’insediamento industriale, sia per evoluzioni tecnologiche interne al settore, sia per grandi mutamenti sociali, politici, organizzativi estesi ben oltre l’ambito specifico. Accade che non risulti più economico o praticabile svolgere determinate attività in determinati spazi o contesti, e…

Gli standard urbani dementi del liberismo

Sappiamo per esperienza diretta come funziona da sempre una certa «promessa liberale» (e ahimè non solo liberale) di ispirazione praticamente religiosa: si soffre nell’immediato per godere nel medio-lungo periodo. C’è anche un preciso e consolidato iter di rapporto con l’ambiente, da questo punto di vista, che funziona più o meno con lo sfruttare e in…

Mobilità dolce e lavoro metropolitano

Spesso i teorici della città terzo millennio ribadiscono come il futuro delle economie locali stia nella conoscenza, meglio ancora se nella conoscenza di secondo grado, quella che produce idee in grado di riprodursi in idee di gerarchia inferiore, e così via. Forse è anche giusto rispondere così alle indirette aggressioni dei tradizionalisti dello sviluppo che…

Modelli di sviluppo territoriale, domanda, offerta

Uno dei tasti su cui insistono di più le culture di centrodestra (qualunque bandiera sventolino per l’occasione) è il tema della cosiddetta eccellenza economica e di consumi: alto livello di servizi, grandi infrastrutture per lo sviluppo, luminosi risultati e ancora più luminose prospettive per la conoscenza e la ricerca. Esiste però un rovescio della medaglia…

La gentrification e l’incauto economista

L’espulsione più o meno brutale di chi ha inventato qualcosa, da parte di chi pensa che quella cosa sarebbe piuttosto interessante se solo il suo inventore si levasse di mezzo, riassume più o meno buona parte della storia del capitalismo. Si ripete pressoché all’infinito la medesima vicenda, di quello che sta sperimentando, che so, la…

Centri storici e politica del territorio (1976)

Negli ultimi anni è stata costantemente posta in evidenza la stretta connessione che lega il problema dei centri storici e quello più generale della politica del territorio, e quindi agli strumenti legislativi ed operativi attraverso i quali quella politica si esplica. In particolare è stato sempre ribadito che la condizione essenziale per salvare e riqualificare…