La smart city cerca nuova egemonia invece degli architetti-urbanisti?

A volte quando si parla di crisi delle forme di rappresentanza, o magari più specificamente dei partiti, dei sindacati, e di tante modalità diverse in cui si esprime la democrazia elettiva e della delega, ci si consola riscoprendo l’associazionismo spontaneo più o meno assembleare, e rivalutandone il ruolo di vera e propria alternativa di espressione…

La «teoria della finestra rotta» e i vasi comunicanti della sicurezza urbana

Il sacro meccanismo soggettivo della sicurezza percepita, e soprattutto percepita dai ceti dominanti, ce lo raccontano loro malgrado benissimo i due riconosciuti profeti della famosa «teoria della finestra rotta». Perché ci sono zone oggettivamente più sicure quando altrettanto tangibilmente il numero di reati non sta affatto calando, ma invece addirittura cresce. E però quello che…

Le autonomie locali e il rinnovamento dello stato (1960)

Il Comune è l’espressione d’un insediamento urbano e del suo entroterra; il modo col quale vi si vive, vi si abita, vi si circola, vi si fruisce dei fondamentali servizi, e non solo di quelli di ordine materiale, dipende in buona misura dalle possibilità, e dall’orientamento, dell’amministrazione civica. E’ interessante osservare che (..) assistiamo oggi,…

Milano: autopsia di una città (1992)

Se denaro è potere, potere è denaro: non si scappa. A Milano la trattativa losca fra comuni e imprenditori rivela, sì, scarsa decenza degli amministratori, ma è stata resa possibile dalla comune decisione di abbattere tutti i vincoli che facevano dell’ente locale un soggetto forte. La tangente-story nasce sul terreno su cui è stata giocata…

Per una città non sessista (1980)

«Il posto della donna è la casa»: uno dei principi fondanti della progettazione urbanistica e architettonica americana dell’ultimo secolo. Principio implicito più che esplicito, per le professioni connesse a predominanza maschile, che non si trova certo a caratteri cubitali dentro i manuali di progettazione. E che ha prodotto molte meno discussioni di altri principi organizzativi…

La soldataglia torna dentro le mura: non è una bella notizia

Le cronache dai teatri di guerra degli ultimi anni sembrerebbero suggerire un brusco ritorno al passato, addirittura ad un passato remoto come quello suggerito dai combattenti dello Stato Islamico lasciati uscire da una loro città caposaldo appena riconquistata dallo schieramento opposto, nel quadro di un accordo tra parti. Il passato che prepotente ritornava, appariva evidente…

Il nimby travestito da ambientalista identitario o chissà cos’altro

Esiste un motivo abbastanza ovvio per l’essere in qualche modo spontaneamente conservatori: l’abitudine costruisce equilibri complessi, che l’innovazione puntualmente sconvolge, e adeguare ritmi rappresenta comunque un impegno e un investimento, personale e collettivo, di non indifferente onere. Chi vede balenare davanti alle proprie capacità intuitive una innovazione di qualunque genere (che riguardi apparentemente solo sé…

Non c’è scampo assessore: è solo colpa tua!

Qual’è il compito, o diciamo pure il più adeguato esercizio del potere, per una pubblica amministrazione eletta locale? Senza esagerare potremmo ragionevolmente fissarlo secondo un equilibrio (variabile, ma in modo trasparente anche a connotare il colore politico) fra scelte discrezionali, vuoi nel senso pubblico che in quello pubblico-privato degli interessi particolari individuati come leva per…

Prove tecniche di Città Metropolitana (1956-1957)

L’Authority metropolitana Nel 1956 un convegno, del Partito Liberale ripropone in una propria prospettiva – che potremmo definire industrialista-efficientista – il tema dell’autorità metropolitana e, sul modello del caso unico e speciale che aveva generato nel 1925 il Governatorato di Roma, individua per Milano un altro ente di governo: la Provincia Ambrosiana. Nell’introduzione generale, Giovanni…